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Oggi voglio raccontarti come dare nuova luce alla tua casa partendo da dall’idea che ha fatto nascere il mio Lampadario Piume.

Prima però devo farti una piccola premessa per farti capire meglio la situazione in cui mi trovavo.  

Lavoro nel mondo del restauro e della decorazione da più di 20 anni ormai, sono spesso in giro per cantieri e affrontare ogni volta progetti differenti mi ricarica. 

La chiusura forzata a causa della pandemia ha profondamente colpito anche me, non solo dal punto di vista pratico, ma anche, e soprattutto, nello spirito.

Tempi di lock down. Eravamo tutti bloccati in casa e nella mia si respirava noia, energie basse e aria pesante. 

Mi sono trascinata per qualche tempo, ho provato inutilmente a darmi un po’ di slancio iniziando 100 cose diverse senza finirne nessuna, fino a quando ho capito che la 101esima non  avrebbe risolto la situazione e che dovevo contrastare la tendenza se volevo uscirne senza ammattire.

Come uscirne? 

Cambio di prospettiva. Ho deciso di approfittare di questa abbondanza di tempo e di affrontare tutti quegli angoli di casa che continuavo a trascurare perché proprio non mi piacevano. .

 Lo conosci il detto: ”scarpe rotte a casa del ciabattino?” ecco, da me era un po’ così, sistemavo le case degli altri ma la mia no. 

Ok, pronti via. Ma da dove partire? 

Non so se anche per te è così, ma io di solito preferisco togliermi subito i sassolini più fastidiosi, altrimenti finisco per trascinarmeli all’infinito,  quindi mi sono buttata sulla stanza di casa che meno mi piaceva: l’ingresso! 

Direi proprio  la più importante per le prime buone impressioni.

Il  mio era pesante, caotico e cupo. 

Stando così tanto chiusa in casa continuavo a ritrovarmelo davanti agli occhi e mi sono accorta che mi toglieva energia, perché lo guardavo e mi rodeva il tarlo dell’insoddisfazione.

Pronti via, mi sono rimboccata le maniche e l’ho rivoltato come un calzino. Per i materiali nessun problema (per fortuna!), avendo il deposito lavorativo sotto casa ho potuto attingere alle mie cose da cantiere. 

Risultato? 

Pareti ridipinte effetto decor, trattamento di restyling per i mobili che hanno perso 10 anni e portoncino d’ingresso effetto velatura, una bomba

Ma non è questo il momento di scendere nei particolari di questa trasformazione, potremmo stare qui ore, ci saranno altre occasioni. 

Oggi voglio parlarti di un dettaglio, perché alla fine sono quelli che fanno davvero la differenza. 

Tendiamo a pensare che un cambiamento, per essere notato, debba essere radicale, ma in realtà non è affatto vero. 

Allora ci tengo a dare risalto a quel dettaglio che ha fatto la differenza, come la classica ciliegina sulla torta. 

Sai di cosa parlo?

…del lampadario! 

dare nuova luce partendo da un lampadario di carta

Il mio era uno di quei classici di carta, ma vecchio, sgangherato e anche  impolverato. Me lo facevo andare bene per abitudine e, soprattutto,  per  pigrizia. 

Ma con tutto sistemato intorno era proprio una nota stonata, quindi non potevo più far finta di niente. 

Normalmente, quando devo prendere ispirazione per i lavori creativi ma non ho ancora le idee ben chiare, mi infilo in uno store cinese e vago tra gli scaffali finché non vedo qualcosa che colpisce la mia attenzione.  

Questa volta però  non potevo uscire, quindi ho provato ad applicare lo stesso metodo ma…vagando in casa. Non che io abiti in una reggia, intendiamoci, ma ci sono diversi angoli che raramente approfondisco. 

Così, non cercando niente di specifico, mi è capitata tra le mani la scatola dei travestimenti di mia figlia. 

Lei ormai è grande, ma ha ereditato da me la patologica tendenza di “conservare” cose anche quando non servono più, protraendo la tradizione familiare del “non si sa mai”.

Fatto sta che, in questa scatola, c’erano un sacco di accessori inutili ma appariscenti e io, con il mio gusto decisamente barocco, ero felicissima. 

Mi sentivo un po’ come  Indiana Jones alla ricerca dell’arca per intenderci. 

Scava e scava cosa mi salta tra le mani? una sciarpetta di finte piume praticamente nuova! 

L’ho subito adorata e ho capito che sarebbe stata lei la mia protagonista

Tante volte pensiamo che ci serva chissà quale materiale costoso o elaborato per realizzare qualcosa di bello, invece, nella maggior parte dei casi, le cose sono molto più semplici e basta così poco che è un peccato non provarci. 

I miei ingredienti? 

materiali per modello piume
  • Lampadario di carta
  • colla a caldo
  • sciarpetta

Meno di così si muore.

Risultato? Modello Piume!

dare nuova luce con  lampadario modello piume

Una nuova luce a tutto l’ingresso in neanche due ore, compreso smontaggio, rimontaggio e pulizia !

La cosa ancor più bella è che non ho pensato a nulla mentre ero immersa nel mio flusso creativo e, quando ne sono riemersa, non solo avevo il mio nuovo lampadario tra le mani, ma ero anche carica come una molla!

Questa secondo me è la chiave per prendersi cura di sé. 

Ritagliarsi degli spazi creativi, solo nostri e senza regole, facendo quello che ci piace con le nostre mani. 

Riusciremo così non solo a ricaricarci, ma anche a  trasformare la nostra casa al nostro passo, lasciando piccole impronte qua e là come monito per ricordarci cosa riusciamo a fare quando vogliamo.

Ora nel mio ingresso si respira tutta un’altra aria e quando alzo gli occhi verso quel lampadario che tanto mi piace io sorrido soddisfatta, sempre.  

Effetti collaterali?

Una volta tolto il tappo al flusso creativo non sono più riuscita a fermarmi e ho fatto altri 11 modelli tutti diversi!

Mi sono divertita davvero tanto, perciò ho pensato di creare un corso, che ho chiamato MI ILLUMINO DIVERSO, per aiutare anche te a rendere unica la tua casa mentre ti godi il tuo momento creativo.

Due piccioni con una fava, vuoi mettere?

Per questo insisto, prova anche tu, dai una nuova luce alla tua casa!

Clicca qui sotto e scopri di più

Buona cretaività

Laura