Stucco pronto, facile a dirsi, ma difficile a trovarsi, soprattutto se non sappiamo cosa cercare.
Il mondo del fai da te è davvero incredibile ma, certe volte, si rischia di perdere la bussola e di sprecare un sacco di tempo davanti a scaffali pieni di roba indecisi su cosa scegliere.
Lo stucco pronto ci agevola sicuramente in termini di tempo e di praticità, basta saperlo scegliere in base a quello che ci serve, perchè a esigenza diversa corrisponde prodotto diverso.
Per fare un po’ di chiarezza, la prima cosa da sapere è che si dividono in due macrocategorie, quelli pronti per essere usati e quelli bicomponenti, quindi con due prodotti, una base e un solvente, che vanno mescolati prima di essere applicati.
Detto questo, cerchiamo di capire quale è quello adatto a noi guardando insieme caratteristiche, vantaggi e svantaggi di entrambi:
STUCCO IN PASTA (detto anche alla francese)
- è una pasta di colore bianco e, per intenderci, ha la consistenza di un formaggio cremoso

- va bene sia per il legno sia che per i muri purché si tratti di ambienti interni
- si usa per piccole lacune o piccoli riempimenti
- non va bene per grosse lacune ed elementi strutturali o a sbalzo, come angoli e cornici
- asciuga rapidamente
- essendo a base acquosa è inodore
- è carteggiabile ma solo con carta vetrata fine o rischiamo di graffiarlo
- si può verniciare, ma è sempre meglio dargli prima un fondo perché assorbe molto
- tende a ritirare con l’asciugatura, ma non è un problema perché possiamo riprenderlo in un secondo momento
- importante chiudere molto bene il barattolo perché si secca facilmente
STUCCO BICOMPONENTE
- È composto da due prodotti, una base e un catalizzatore che vanno mescolati tra loro in proporzioni diverse. Ogni marca ha la sua scheda tecnica, ma per farlo a occhio possiamo calcolare una buona spatolata di base e una piccola goccia di indurente, come nella foto qui sotto

- ce ne sono tantissimi tipi che differiscono per marca e colorazione, infatti si trova sia bianco che colorato come le essenze del legno (mogano, noce, rovere….) così, volendo, si può anche lasciare a vista
- è molto resistente e va bene le grosse lacune o per le parti un po’ critiche come angoli e cornici
- si può riprende in più fasi ma sempre lasciando asciugare tra una e l’altra
- essendo a base solvente ha un odore sgradevole, quindi è meglio lavorarlo in ambienti areati
- si può verniciare, ma anche qui è meglio mettere prima un fondo
- dopo l’asciugatura si può lavorare con la carta vetro e, volendo, anche con uno scalpello per definire cornici o dettagli
Qualche consiglio in più sul bicomponente:
- per preparalo usiamo sempre un supporto di riciclo, come una tavoletta di legno, un pezzo di cartone rigido, un vetro di scarto, perché non riusciremo più a pulirlo perfettamente e quindi a riutilizzarlo per altre cose
- dosiamo bene la quantità di catalizzatore che andiamo ad aggiungere : se ne mettiamo troppo indurirà subito e non riusciremo a lavorarlo, se ne mettiamo troppo poco ci metterà troppo tempo ad indurire o rimarrà sempre morbido.
- Il tempo giusto di asciugatura per lo stucco pronto bicomponente, a seconda delle marche, oscilla tra i 15 e i 30 minuti, quindi se dopo mezz’ora non è ancora indurito conviene rimuoverlo e rifarlo.
- Importante pulire bene gli strumenti quando è ancora fresco, altrimenti faremo il doppio della fatica dopo.
Ecco qui le due campionature dopo asciugatura e carteggiatura. Ho steso lo stucco bicomponente appositamente in spessore per far vedere quanto si può lavorare con la carta vetrata.

Se ancora alla fine ti rimane qualche dubbio, prima dell’acquisto fatti queste domande:
- devo chiudere buchi grossi e profondi o buchi piccoli e superficiali?
- devo intervenire su punti critici tipo angoli o cornici?
- il mio mobile va in ambiente interno?
- ho bisogno di resistenza o mi basta un intervento estetico?
Sono sicura che così troverai il prodotto giusto con facilità.
Una volta finito di stuccare, se sei una di quelle che, come me, si fa facilmente prendere la mano, puoi proseguire il lavoro e buttarti sulla verniciatura.
Sui mobili la cosa migliore da utilizzare è lo smalto e in questo articolo ti spiego come sceglierlo.
Ricordati però che prima è importante stendere una mano di fondo.
Lo so, non capita tutti giorni di dover stuccare o verniciare un un mobile, ma la primavera è la stagione perfetta per mettersi a fare questi lavori.
Le temperature sono buone, si possono tenere aperte le finestre e aumenta la voglia di “sistemare cose”, quindi perché non approfittarne?
Aspetto nei commenti i racconti sui tuoi lavori! Su che cosa ti sei buttata?
Buona creatività
Laura
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