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C’è confusione, facciamo chiarezza con una veloce panoramica.

Finitura e protettivo appartengono entrambi alla macrocategoria dei protettivi, nel senso che sono l’ultimo strato del nostro mobile, quello che poi resterà a contatto con l’ambiente (interno o esterno a seconda).

Scendiamo un pochino nel dettaglio. 

Oggi quando parliamo di Finitura riferendoci a un prodotto, intendiamo tutti quei preparati già pronti che si trovano nei fai da te e nei colorifici. 

Possono essere neutre o colorate, di solito a seconda dell’essenza del legno (ciliegio, noce, mogano…), solitamente sono a base acquosa e sono piuttosto lattiginose, ma asciugando diventano trasparenti.

finitura all'acqua, particolare da vicino

Caratteristiche tecniche generali delle Finiture:

  • filtrano uv
  • non ingialliscono
  • sono inodore
  • sono idrorepellenti (che non vuol dire impermeabili!)
  • possono essere usate sia in interno che in esterno

In sostanza, oltre a valorizzare la superficie su cui andiamo a metterle, hanno anche una funzione protettiva.

Se però ci troviamo davanti a situazioni estreme o spinose è meglio far entrare in gioco altri prodotti più specificatamente studiati per una funzione protettiva che risultano quindi essere più resistenti.

Ecco alcuni protettivi tra i più noti:

  • Vetrificante
  • Resine
  • Flatting

Il Vetrificante è molto resistente e ha la caratteristica di ricreare proprio un effetto vetro sulla superficie dove lo si va ad applicare.

Le Resine, a seconda della marca e della tipologia possono essere mono o bicomponenti, sono generalmente a base acquosa, hanno un’alta resistenza anche in esterno. Come controindicazione sono un po’ più costose.

Il Flatting, prevalentemente a base solvente, è ottimo per l’esterno perché ha un’altissima resistenza (si usa anche per serramenti e barche per intenderci), è brillante e crea proprio una pellicola. Gli attrezzi a fine lavoro vanno puliti con solventi.

flatting brillante, particolare da vicino

In generale:

Nella maggior parte dei casi è meglio stendere questi prodotti a pennello (ad esclusione di certi tipi di resine) così da avere un maggior controllo.

Ricordiamoci però che il protettivo, fosse anche il migliore del mondo, non è eterno e la manutenzione è importantissima.

Come consiglio assoluto io dico sempre che è  molto più conveniente ricordarsi ciclicamente di ripassare un protettivo sullo stesso manufatto e fare manutenzione piuttosto che aspettare che si consumi e ritrovarsi col legno a vista, perché a quel punto sarà già compromesso.

E’ un discorso che vale in particolare per i portoni, le persiane, i tavoli e le panchine, le sedie estive, insomma, tutto ciò che è soggetto agli agenti atmosferici o a situazioni di particolare stress. 

Qui sotto un campione di stesura di finitura (acquosa) e flatting (solvente) su legno grezzo. Sembrano uguali, ma la brillantezza è molto diversa, anche se dalla foto non si vede bene.

finitura all'acqua e protettivo a solvente

Ho pensato che una veloce panoramica su quelli che sono i prodotti (tra finiture e protettivi) che troviamo in commercio potesse essere utile per non rischiare di trovarci spaesati davanti agli scaffali stracolmi dei negozi fai da te senza sapere da dove iniziare a cercare.

Parlo per esperienza, non so quanto tempo ho sprecato così!

In ogni caso val sempre la pena prendersi qualche momento a leggere bene le etichette perché, ormai, i livelli di specificità sono altissimi e possiamo trovare esattamente quello che ci serve per il nostro progetto.

Io di norma scelgo sempre prodotti a base acquosa, li preferisco alle varianti sintetiche sia per effetto finale che per comodità anche se, a onore del vero, il mio protettivo preferito in assoluto è un altro…..la cera! Versatile e removibile, protettiva e con ampio margine creativo, la adoro.  Trovi un approfondimento per preparala fai da te in questo articolo.

In fondo non c’è da stupirsi, la mia formazione affonda le radici nel restauro e chi meglio di un restauratore può apprezzare un prodotto che si usava anche secoli fa?

Se per caso te lo fossi perso, ti consiglio di andare a leggere anche questo articolo Come scegliere i fondi preparatori , dove ti spiego le basi per non sbagliare la preparazione. Sempre meglio iniziare col piede giusto!

Sei hai dubbi o domande su finiture e protettivi scrivimelo nei commenti, sarò felice di aiutarti.

Buona creatività

Laura