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La pulitura a solvente

Come fare per riportare un mobile agli antichi splendori? Il primo passo è la pulitura!

Può essere leggera e meccanica, oppure più decisa a solvente.

Oggi ci occuperemo proprio della pulitura a solvente, che non sempre è necessaria, ma solo quando decidiamo di tenere parti di legno a vista che non abbiamo intenzione di decorare o verniciare.

In questo caso una pulitura a solvente è la via più comoda per rimuovere gli strati superficiali o le vernici rovinate e arrivare direttamente al legno nella sua purezza, che ci apparirà in tutto il suo splendore, pronto per essere lavorato secondo la nostra idea.

Come procedere?

Per prima cosa dovremo procurarci lo sverniciatore, facilmente reperibile in tutti i colorifici e i fai date. Ce ne sono di tutte le marche, meglio scegliere un prodotto in gel, ma svolgono un po’ tutti la stessa funzione. 

Ci servirà anche della paglietta (detta anche lana di ferro) medio-grossa, un pennello anche brutto e un paio di guanti robusti. Per robusti intendo un po’ spessi, che non si sciolgano subito a contatto con i solventi.

Infine, a seconda delle scuole di pensiero, potranno servirci anche delle spatole piatte e/o delle spatoline piccole.

pulitura a solvente materiali occorrenti

Perché a seconda delle scuole di pensiero?

Per i puristi le spatole non si usano perché possono compromettere la superficie, o al massino si usano solo di un certo tipo, quindi arrotondate e con tutti gli spigoli smussati.  

Per gli hobbisti restauratori tutto va bene e con le spatole si fa prima.

Per la mia esperienza (e di mobili ne ho sverniciati un bel po’) dico che, usate con accortezza, possono agevolare il lavoro.

Sono molto utili in caso di vernici spesse, soprattutto all’inizio, quando dobbiamo alleggerire gli strati e nella versione spatolina piccolina sono fondamentali per pulire i riccioli, gli intagli o le cornicette.

Cosa fare nel dettaglio:

1.Versiamo lo sverniciatore in un contenitore e intingiamoci il pennello

2.Usando il pennello bello carico andiamo ad applicare lo sverniciatore sul nostro mobile ( o sulla nostra parte di mobile) e lavoriamolo mentre è ancora bagnato facendo pennellate incrociate e circolini

3.Continuiamo a pescare sverniciatore e ad applicarlo fino a quando non avremo ricoperto tutta la superficie che ci interessa. 

applicazione sverinciatore a pennello

4.Lavoriamolo quando è ancora bagnato, se dovesse seccarsi niente paura, semplicemente riapplichiamolo.

5.Dopo averlo lasciato agire qualche minuto possiamo passare alla paglietta. Ne prenderemo un bel gomitolo generoso e lo passeremo con vigore dove abbiamo messo lo sverniciatore, iniziando a rimuovere la vernice.

pulitura passaggio con paglietta

6.Se scegliamo di utilizzare le spatole è questo il momento.  Dopo aver messo uno strato bello ricco di sverniciatore e averlo fatto lavorare, lo rimuoveremo con le spatole- senza calcare e senza usare gli spigoli vivi, mi raccomando- In questo caso ci aiutano ad alleggerire di un po’ la vernice, soprattutto se è spessa.

pulitura passaggio con spatola dopo lo sverniciatoree

7.Ricominciamo quindi dall’inizio, alternando sverniciatore e paglietta e vedremo lo strato di legno grezzo fare capolino.

8.In caso di riccioli, intagli o cornici ci fanno molto comodo in questa fase le spatoline piccole, perché ci aiuteranno ad arrivare nei punti più difficili. 

Qualche consiglio in più

  • Meglio lavorare in esterno o almeno in un ambiente super areato perché l’odore di solvente si sente assai
  • Mettere più strati di giornale sul pavimento o sul piano di lavoro su cui andremo ad appoggiare il mobile perché si sporca. Il vantaggio di usare i giornali anziché il cellophane è che si possono sostituire mano a mano, buttando quelli ormai inservibili e, se si utilizzano le spatole, possiamo pulirle durante il lavoro sempre usando i giornali.
  • Non buttare subito la paglietta dopo il primo passaggio, ma fare e rifare il gomitolo cambiandolo leggermente fino a quando non è saturo.
  • Procurare un sacco della pattumiera da tenere a portata di mano e liberarci subito delle cose non più utilizzabili.
  • Pulire i pennelli alla fine del lavoro con il diluente nitro. Può essere utile anche lasciarli a bagno nel diluente per un po’ di tempo. Una volta tolti andranno puliti anche con della carta assorbente e, per fare un lavoro proprio a modino, sciacquati anche con acqua calda e sapone.

Non saranno più pennelli in splendida forma però, io consiglio di destinarne alcuni alla sola sverniciatura e usare poi sempre quelli.

Una volta finito lasciamo asciugare bene e rifiniamo la superficie con la carta vetro. Quale grana? Piuttosto fine, 180 fino ad arrivare alla 240 direi. (Se vuoi saperne di più sulla carta vetro guarda questo video)

Non deve essere troppo grossa perché il legno ora è senza protezione e rischia di graffiarsi facilmente.

Una bella spolverata et voilà, ecco fatto!

La nostra superficie è pronta per essere lavorata in base a quello che ci serve. 

Il modo migliore per trattare il legno grezzo? Questa parte merita un articolo a sé, la affronteremo a parte in tutte le sue declinazioni.

Buona creatività!

Laura

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